Oltre Eva e Maria: il femminile nelle Sacre Scritture

Penultimo intervento al Siloe Film Festival, la relazione della studiosa protestante Gianna Urizio, esperta di regia televisiva e cinematografica ed autrice di trasmissioni e documentari su tematiche religiose, ha proposto una serie di riflessioni sulla figura della donna nella Bibbia, con attenzione sia ai testi dell’Antico che del Nuovo Testamento. Attraverso la presentazione di una serie di affascinanti figure femminili di cui la trasmissione della memoria scritturale ha offuscato la forza e ricchezza, la studiosa ha cercato, in un dibattito molto ricco e fecondo di spunti e ulteriori riflessioni, di mostrare come la Bibbia e il messaggio cristiano siano ricchi di modelli femminili alternativi a quelli che si sono sedimentati nei secoli e che hanno veicolato l’immagine di un cristianesimo misogino e patriarcale. Partendo dalle due diverse versioni della Genesi, Gianna Urizio ha offerto al pubblico del Siloe Film Festival una interessante analisi su come la figura femminile sia, all’interno del testo scritturale, assolutamente plurale e difficilmente riducibile al modello e al ruolo di donna che la cultura androcentrica e patriarcale del tempo riteneva l’unica incarnazione dell’altro sesso.  Il dibattito che ne è scaturito con il pubblico è stato di grade ricchezza e capace di sollecitare una rilettura e una decostruzione della cultura occidentale, e non solo, che, anche e soprattutto attraverso le religioni positive e codificate nei testi sacri, hanno veicolato l’immagine di una donna condannata ad una condizione di sudditanza e minorità.

Barbara Sandrucci

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