17, luglio 2014 – Ancora ammaliati dalla primissima sensazione che assale di fronte all’armonia che lega l’architettura e la natura nel monastero di Siloe, gli accreditati al Festival hanno appena conosciuto le prime tre opere in concorso. “Alla ricerca della bellezza” in un trittico di cortometraggi con dinamiche narrative assai diverse: un turista cinematografico sulle tracce grate di Tarkovskij e Bergman (Aeterna Melancholìa di Manuele Cecconello), il senso, la contraddizione e il dolore di un bimbo nato morto raccontato dalla madre (L’amore verticale di Teresa Paoli) e l’odissea di un malato di Alzheimer che vaga perdendo casa ma, forse, trovando molto altro per noi che lo osserviamo (Pollicino di Cristiano Anania).

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