17 luglio 2014 – Comunicazione, etica, ricerca sono le parole che emergono dalla seconda tranche di opere in concorso al Siloe Film Festival. In I Tweet di Mario Parruccini, ambientato in America, madre e figlia cercano modalità di interazione che consentano di accorgersi l’una dell’altra. L’adolescente cerca e la mamma si lascia trovare: le forme di comunicazione sono la sorpresa di un rapporto apparentemente interrotto. L’etica è il frutto, invece, della scoperta dell’arte che un ragazzo rom sperimenta con grande sorpresa nell’obbligo di svaligiare l’appartamento di Margerita, cortometraggio di Alessandro Grande: grazie all’ambiguità destabilizzante dell’esperienza Efrem respira un futuro più edificante. Verde, ti voglio verde di Myrice Tansini ci riporta, invece, tra le macerie del terremoto dell’Emilia del 2012 nella cornice del castello di Galeazza dove la bellezza porta i segni del male che esplode dalle viscere della terra. Lì l’americano Clarke Lawrence insegna a salvare le piante e non i muri, i libri e non i mobili della sua associazione, suggerendo quanto i luoghi abbiano valore soprattutto per ciò che vi compiamo, per i significati che liberiamo, per le relazioni che intrecciamo.

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