La Speranza come visione ideale: Vito Mancuso al Siloe Film Festival

Sabato 21 luglio ore 18.00

Vito Mancuso| La Speranza come visione ideale 
(ascolta il podcast della conferenza) 

Foto di Margherita Bagnara

Il ciclo di conferenze della quinta edizione del Siloe Film Festival si è chiuso con una conferenza tenuta da Vito Mancuso, teologo e autore di numerose pubblicazioni tra cui i bestseller L’anima e il suo destino, Io e Dio. Una guida dei perplessi, Il principio passione. La forza che ci spinge ad amare e Dio e il suo destino.

Mancuso ha incentrato il proprio discorso sul concetto di speranza nella tradizione filosofica e religiosa, arrivando a legarla all’immortalità dell’anima: «Speranza nella vita e speranza in senso fortissimo come continuazione della vita dopo la morte».

Partendo dalla concezione negativa della speranza in Nietzsche (“La speranza è il peggiore dei mali perché prolunga la sofferenza dell’uomo”, Umano, troppo umano), Mancuso ha proseguito e trovando una legittimazione filosofica della speranza nella Critica della Ragion Pura di Kant – per il quale essa è un principio decisivo della vita – e ribaltando il giudizio nietzschiano con l’ausilio di numerosi esempi da classici della letteratura e della filosofia.

«Se dalla singolarità da cui è nato l’universo si è arrivati all’inconcepibile enormità dell’universo attuale; se dai gas primordiali si è arrivati alla complessità della vita, dagli organismi unicellulari agli organismi complessi e dal primo esemplare di homo sapiens sapiens si sono generate le glorie della cultura umana, allora sperare nell’immortalità semplicemente significa sperare che questo cammino di discontinuità prosegua», ha concluso Mancuso.

Di Costanza Morabito

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